Junk food: quanto ci fa andare più lenti?

La nostra performance sportiva dipende da tre macro-fattori: l’allenamento, il recupero e l’alimentazione.
Spesso diamo molta più importanza alle sedute di corsa e trascuriamo invece il ruolo del riposo e di quello che mettiamo nel piatto.
Anzi, proprio perché facciamo sport, pensiamo di poter mangiare di tutto perché tanto “bruciamo” più calorie.
Nulla di più sbagliato.
La verità è che gli alimenti non sono tutti uguali: da cibo a cibo cambia il valore nutrizionale, il contenuto di aminoacidi, minerali e vitamine. E quando ingeriamo cibi “spazzatura”, anche la nostra prestazione atletica ne risente.

Lo studio dell’American Heart Association

Uno studio condotto nel 2013 dal dottor Grant Tomkinson per conto dell’American Heart Association ha provato addirittura a quantificare la perdita di performance.
Tomkinson ha messo a confronto i tempi di percorrenza medi dei ragazzi adolescenti sul miglio dal 1964 al 2010, e ha paragonato i dati relativi a oltre 25 milioni di ragazzi in 28 paesi sviluppati.
Il risultato? I teenager di oggi corrono il miglio circa 90” più lenti dei loro coetanei nati trent’anni prima.
Questo declino di performance è stato evidenziato in tutti i paesi sviluppati analizzati, eccetto uno: il Giappone. Nel paese del Sol Levante i bimbi di oggi corrono veloci come correvano i loro genitori. Com’è possibile?

Il caso del Giappone

Anche in Giappone si trovano cibi processati, grassi idrogenati, sandwich, burgers, merendine, patatine e ogni genere di junk food, ma non se ne consuma così tanto come avviene in molti altri paesi dell’occidente, Stati Uniti in primis (ma anche Europa, ormai).
Per tradizione, il Giappone vive il momento del pasto ancora in modo parsimonioso. Si utilizzano le bacchette, che fanno mangiare più lentamente, e vige il motto “Hara Hachi Bu”, che tradotto significa: “ci si alza da tavola quando si è pieni all’80%”.
Inoltre, i giapponesi non amano molto i dolci e non hanno l’abitudine di terminare ogni pasto con un dessert, come spesso accade nella maggior parte dei paesi occidentali.
Per tutti questi motivi il Giappone è il paese con il più basso tasso di obesità (appena il 4,5%, mentre la media europea è del 24,9%, e negli Usa si arriva addirittura al 31,8%!).
Allo stesso tempo, il paese nipponico è quello con la più alta aspettativa di vita.
Ah, e come se non bastasse, il Giappone è la terza nazione più veloce in maratona dopo il Kenya e l’Etiopia (lo dicono le statistiche degli ordini d’arrivo).

Mangia sano e corri lontano

Cosa ci insegna tutto questo?
Una giusta dieta è fondamentale non solo per rimanere magri e vivere più a lungo, ma anche per correre più veloci.
Se facciamo sport, non significa che possiamo ingerire qualsiasi cosa. Sicuramente bruceremo più calorie e dovremo mangiare di più per reintegrarle, ma mangiare “di più” è diverso che mangiare “peggio”.
Quindi: curiamo sempre la qualità del cibo, assicuriamoci di mettere nel nostro piatto alimenti nutrienti, freschi e di stagione, con un buon apporto di minerali e vitamine, e combiniamo le pietanze in modo da equilibrare anche l’apporto di carboidrati, proteine e grassi nelle proporzioni corrette.
La nostra velocità in gara ne gioverà.

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