Cinque libri sul running da leggere

Se correre è la tua passione e sei anche curioso di scoprire le più recenti metodologie di allenamento, la fisiologia del nostro corpo durante l’esercizio fisico o vuoi semplicemente scoprire come viene vissuta l’esperienza di corsa da parte di atleti e preparatori illustri, ecco per te cinque libri sul running da leggere e che potresti trovare interessanti:

1) The Lore of Running

di Timothy Noakes

Libro mastodontico (oltre 900 pagine – lo si trova solo in inglese) e molto tecnico, da leggere con calma e attenzione. Un testo che troverà l’apprezzamento da parte dei runner più curiosi e desiderosi di comprendere le basi scientifiche sulle quali si basano le metodologie di allenamento più attuali.
Tim(othy) Noakes è un medico e ricercatore sudafricano che ha corso più di 70 gare tra maratone e ultramaratone.

In Lore of Running l’autore fornisce dettagli incomparabili su fisiologia, allenamento, corse, infortuni. Alcuni dei macrotemi del libro:

-Come i sistemi del tuo corpo rispondono all’allenamento, gli effetti dei diversi metodi di allenamento, come rilevare ed evitare il sovrallenamento;
-Come allenarsi per i 10 km fino all’ultramaratona con programmi dettagliati di Noakes e di numerosi esperti di corsa;
-Come prevenire e curare gli infortuni, aumentare la forza e la flessibilità e utilizzare una corretta alimentazione per il controllo del peso e le massime prestazioni;

Il libro include interviste con diversi corridori di livello mondiale che condividono i loro segreti per il successo e la longevità in questo sport.

2) Born to run

di Christopher McDougall

Una sorta di documentario romanzato. Un reportage di viaggio alla scoperta della corsa vissuta dalla prospettiva di uno dei popoli nativi della Terra.

Il giornalista americano Christopher McDougall ha trascorso alcuni mesi della sua vita a contatto con la popolazione messicana dei Tarahumara. I Tarahumara sono capaci di correre decine di chilometri in condizioni estreme senza apparente fatica e senza subire infortuni. Il loro segreto consiste in una dieta frugale ma perfettamente equilibrata, in una tecnica della corsa particolarmente efficace e in un atteggiamento mentale quasi “filosofico”. Coinvolgente e ironico, McDougall racconta il suo viaggio avventuroso alla scoperta di questo popolo, arricchendolo di aneddoti, consigli tecnici e dati scientifici sul mondo delle ultramaratone. In “Born to run” scopriamo che la dieta ideale per un ultramaratoneta è quella vegetariana; che più le scarpe da running sono ammortizzate più sono pericolose; che i corridori raggiungono il picco della velocità a 27 anni, ma che il loro declino può essere molto lento e possono pur sempre prendersi belle soddisfazioni anche quando sono in là con le primavere.

3) Daniel’s running formula

di Jack Daniels

Il fisiologo americano Jack Daniels è uno dei coach americani più stimati di sempre, capace di portare molti atleti alle olimpiadi. Negli anni ha creato il suo proprio metodo di allenamento, basato sul parametro VDOT, che si basa essenzialmente sul Vo2max dell’atleta. Il metodo di Daniels è largamente personalizzabile. Si adatta alle caratteristiche e ai limiti di ogni runner e permette di determinare la velocità e l’intensità da adottare nel proprio programma di allenamento per ottenere i migliori risultati in gara. All’interno del suo libro troviamo: allenamenti specifici per gareggiare in tutte le competizioni, dagli 800 metri fino alla maratona; programmi dettagliati per obiettivi di gara, di forma fisica o per recuperare il condizionamento dopo una pausa o un infortunio; approfondimenti sull’allenamento in altitudine, la programmazione stagionale e l’allenamento su tapis roulant.

4) Running with the kenyans

di Adharanand Finn

Ma come fanno i kenioti a correre così forte? È talento naturale, genetica? Oppure le condizioni ambientali dove crescono e si allenano giocano a loro favore? O è questione di mentalità?

Il giornalista-runner inglese Adharanand Finn, inviato di “Runner’s World”, decide di trasferirsi nel cuore del Kenya per sei mesi, e qui allenarsi per la maratona più importante e dura della sua vita, quella che si svolgerà a Lewa, a oltre 1600m di altitudine. Lo scopo è carpire i segreti dei leggendari e invincibili campioni keniani.

Insieme con la moglie e i figli si reca a Iten, un piccolo centro noto per essere la “fabbrica dei corridori”; qui, dove gli atleti invadono le strade e impediscono alle macchine di passare, entra in contatto con un ex campione di maratona e inizia la sua avventura sportiva tra usanze misteriose e lunghe ore di preparazione.

Nel Paese degli elefanti mangerà solo il cibo locale, dormirà nei campi d’allenamento, intervisterà i grandi allenatori. Tra un fartlek e il correre a piedi nudi, tra bevande inimmaginabili e alimenti dal potere rigenerante, Adharanand riuscirà a capire ciò che studiosi e ricercatori venuti da tutto il pianeta non hanno ancora scientificamente compreso: il segreto degli uomini più veloci al mondo.

5) Run, Libro 1: Scienza, fisiologia e teoria dell’allenamento

di Daniele Lucchi

Questo è il primo di due libri scritti da Daniele Lucchi, studioso appassionato di fisiologia del corpo umano e dello sport, scrittore di scienze della performance, tecnico della Federazione Italiana Atletica Leggera e della Federazione Italiana Triathlon. Il primo volume è teorico e ci aiuta a comprendere con un linguaggio molto chiaro e uno stile piacevole da leggere le basi scientifiche dell’allenamento e della fisiologia della corsa. Viene inoltre dato spazio all’aspetto mentale, visto sempre con approccio scientifico. I temi sono tantissimi. Ne citiamo solo alcuni:

-Muscoli, contrazioni muscolari e vari tipi di forza che interessano al runner
– Lo spettro muscolare
– Tipologia di fibra dominante
– Runner resistenti vs runner veloci
– Parametri centrali e periferici
– Sistemi energetici e loro collaborazione
– Il vero ruolo del lattato
– Le soglie del lattato
– I meccanismi tampone
– Cosa è la fatica
– Fattori fisici, chimici e mentali della fatica
– Tecniche per ingannare la percezione dello sforzo
– Come cervello, sistema nervoso e percezione dello sforzo governano la performance

… e tanti altri ancora.

Buone corse!

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